Paul Newman: icona senza tempo.
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Dopo aver scelto di interrompere le cure, Newman lasciò l'ospedale per passare gli ultimi giorni con la famiglia nella sua casa di Westport, in Connecticut, dove morì il 26 settembre 2008 a 83 anni. Oggi 26 Settembre 2023, a 15 anni dalla sua morte, noi di PETRI abbiamo deciso di celebrare il suo mito che cavalca le onde del tempo senza sbiadire.
“Sono stato un cattivo pugile, un deludente giocatore di football americano, di tennis, di badminton, un pessimo sciatore. Non ho mai avuto il dono della grazia nello sport. Poi un giorno mi son detto: Sta’ a vedere che invece sono un decente pilota …”
Il più grande del suo tempo, nella coda dell’età dell’oro di Hollywood, Paul Newman con la sua eloquente presenza fisica, lo sguardo innocente e il sorriso luminoso, ci ha lasciato personaggi memorabili, come l’ex atleta alcolista e marito freddo di Liz Taylor in La gatta sul tetto che scotta (1958) o l’arrogante giocatore di biliardo de Lo spaccone (1961) o il truffatore in coppia con Robert Redford ne La stangata (1973). Amava incarnare antieroi scostanti e individualisti, anche se nella vita vera era un generoso filantropo. Cercava le sfide, anche fuori dal set, come quando pigiava l’acceleratore della Porsche 935 con cui nel 1979 partecipò alla 24 Ore di Le Mans.
«É inutile essere un artista se devi vivere come un impiegato»
Vinse l’Oscar nel 1987 per Il colore dei soldi e altri due, alla carriera (1986) e il Premio umanitario Jean Hersholt (1994) per i suoi meriti da benefattore.
«Non avevo il dono naturale di essere qualcosa - né un atleta, né un attore, tanto meno scrittore o regista o pittore di verande da giardino - niente. Quindi ho lavorato molto duramente, perché niente mi è mai venuto facile».
Recitando in 65 film nel corso di 50 anni, Newman ha interpretato personaggi tragici, antieroi e figure ribelli in classici come Cool Hand Luke, Long Hot Summer e, naturalmente, il classico Butch Cassidy e Sundance Kid. Aveva un fascino naturale, che traspariva in ogni ruolo che ha interpretato e successivamente in ogni film che ha diretto. È stato nominato per numerosi premi e ha vinto anche degli Oscar nel corso della sua carriera.
George Clooeny ha detto di lui: «Ha fissato l'asticella troppo in alto per noi, non solo attori, ma tutti noi».
Ma Paul Newman non era solo recitazione: era molto di più. Oltre alla sua carriera nel cinema, era noto per il suo lavoro di beneficenza e, naturalmente, per l'omonimo Newman's Own. Ora presente sugli scaffali dei supermercati di tutto il paese, Newman's Own è stato fondato quando ha deciso di vendere alcuni dei suoi condimenti per l'insalata fatti in casa, solo per divertimento. Ma non appena la storia decollava, chiese aiuto al suo amico scrittore AE Hotchner. Quasi tre decenni dopo, Newman's Own si è espanso fino a diventare un impero alimentare con un'ampia varietà di offerte. Secondo la società, tutti i profitti vengono donati in beneficenza.
“Io sono un sostenitore dei dirittigay. E non sono un sostenitore della segretezza. Dal momento in cui ero un bambino, non sono mai stato in grado di comprendere gli attacchi alla comunità gay. Ci sono tante qualità che compongono un essereumano... arrivato al punto in cui passo attraverso tutte le cose che ammiro molto sulle persone, quello che fanno con le loro parti intime è probabilmente così in basso nella lista che è irrilevante.”
Ha anche creato Hole in the Wall Gang Camps, dal nome della banda fuorilegge di Butch Cassidy e dove è andata la maggior parte dei profitti per Newman's Own. Questi campi furono progettati per offrire attività ricreative gratuite ai bambini affetti da malattie gravi e debilitanti e Newman continuò a essere attivamente coinvolto nella causa per tutta la vita. Newman trovò la felicità anche nella guida di un'auto da corsa. È stato anche un pilota automobilistico di incredibile successo, tanto da gareggiare a Daytona come regalo per il suo settantesimo compleanno.
“È inutile azionare i freni se vai nella direzione sbagliata.”
Paul incarnava lo stile a cui si è ispirato in seguito anche Ralph Lauren, l’americano sportivo ma elegante, una sorta di versione a stelle e strisce del gentleman anglosassone: non si può non ricordarlo, non si può non amarlo. Casual chic composto da capi semplici, come chinos e camicia bianca o maglia a righe, mocassini o le mitiche Sperry ai piedi.
Un mito indiscusso, insomma, un esempio di eleganza e di stile, un uomo che ha amato profondamente la sua arte, il suo pubblico e la sua famiglia.
Grazie Paul per ispirarci tutti i giorni.
Team PETRI