
Rock allo stato puro, i Pink Floyd.
Share
I Pink Floyd sono una delle band più influenti e innovative nella storia della musica. Fondati nel 1965 a Londra, hanno cambiato il panorama musicale grazie alla loro capacità di sperimentare con nuovi suoni, tecnologie e approcci alla composizione, ma anche attraverso un’estetica visiva e stilistica che li ha resi un simbolo della loro epoca.

La band nasce dall’incontro di Roger Waters (bassista), Nick Mason (batterista), Richard Wright (tastierista) e Roger "Syd" Barrett (chitarrista e voce), quest’ultimo figura chiave nella definizione della loro identità artistica.
Syd, con il suo carisma e il suo talento cristallino, ha portato la band a creare un mix unico di psichedelia, poesia e sperimentazione sonora.
Barrett non era solo un innovatore musicale, ma anche un’icona stilistica. Nei primi anni dei Pink Floyd, le camicie giocarono un ruolo centrale nella loro immagine: Barrett e i suoi compagni sceglievano camicie dai colori sgargianti e dai motivi audaci, spesso con fantasie floreali, arabeschi e spirali psichedeliche. Questi capi, spesso in seta o cotone leggero, riflettevano lo spirito libero e sperimentale della Londra degli anni ’60. Non era raro vederli con camicie dai colletti ampi e arricciature, talvolta abbinate a gilet decorati o pantaloni a zampa.
Le camicie di Syd, in particolare, erano un’estensione della sua personalità artistica: scelte cromatiche vivaci, con tonalità come l’arancione, il viola o il verde lime, accompagnavano la sua presenza magnetica sul palco. Questi capi non erano solo abbigliamento, ma parte integrante dell’esperienza visiva che i Pink Floyd offrivano nei loro spettacoli. Al club UFO, tra giochi di luci liquide e proiezioni psichedeliche, le camicie sembravano prendere vita, amplificando l’atmosfera surreale delle loro esibizioni.

Purtroppo, il talento di Barrett fu oscurato dai suoi problemi di salute mentale e dall’uso massiccio di droghe psichedeliche. Nel 1968, Syd fu costretto a lasciare il gruppo, sostituito da David Gilmour. Questo passaggio segnò anche un’evoluzione nello stile della band. Mentre gli abiti sgargianti e decorativi degli anni psichedelici cedevano il passo a un look più sobrio, le camicie colorate lasciavano spazio a t-shirt semplici, camicie di jeans e giacche in pelle, segnando il passaggio verso il rock progressivo più riflessivo e minimalista.
Negli anni ’70, i Pink Floyd abbracciarono un’estetica più funzionale, lasciando che fosse la musica a dominare la scena. Tuttavia, la loro attenzione per i dettagli visivi non diminuì. Durante il leggendario concerto all’anfiteatro di Pompei nel 1971, la band scelse abiti casual ma iconici, con camicie di cotone leggero e t-shirt semplici, perfette per il clima mediterraneo e per il contesto minimalista e monumentale delle rovine romane. In contrasto con la maestosità delle loro performance musicali, la semplicità degli abiti sottolineava la loro concentrazione sull’essenza della musica e dell’arte visiva.

I Pink Floyd hanno segnato la storia non solo per la loro musica, ma anche per il modo in cui hanno integrato stile, estetica e narrazione visiva. Dalle camicie sgargianti e psichedeliche di Syd Barrett agli abiti più sobri e essenziali degli anni ’70, ogni fase della loro carriera ha rappresentato un dialogo tra immagine e suono. Ancora oggi, il loro impatto si riflette nella musica, nella moda e nell’arte, rendendoli una band senza tempo.